LA CIRCOSTANZA

* Vincitore del Premio Berto 2015 * Menzione speciale della giuria al Premio Calvino 2014 * "Decina" del Premio Sila '49 2015 * "Cinquina" del Premio Zocca Giovani 2016 * Selezione Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo 2015 * 27° nella Classifica di Qualità 2015 della «Lettura» del Corriere della Sera * Classifica di qualità narrativa 2000-2019 di L'indiscreto *

«Un ampio affresco della storia italiana che intesse con sagacia e fervida immaginazione storia politica e storia di un’imprenditoria famigliare, personaggi d’invenzione e sorprendenti cammei di “grandi” uomini ».  

- la giuria della XXVII edizione del Premio Italo Calvino. 

Nei Saraceno, una famiglia salernitana di industriali del caffè (dal 1880: “L’aroma che non si dimentica”), convivono due anime in apparente contrasto: il capostipite del ramo "buono" è Franco, proprietario della Caffè Saraceno, industriale di successo. Sua sorella Lulù dà invece vita al ramo “giusto”, con l’immacolata concezione di Italo Saraceno, futuro eroe della Resistenza e Senatore del PCI. Attivissimi e inconsapevoli, i "buoni" e i "giusti", in quasi cinquant’anni, senza quasi dialogare tra loro, scottati da vecchi rancori che nemmeno ricordano più, contribuiscono a determinare la storia italiana e il suo futuro, ognuno a suo modo, con le proprie ipocrisie: la sottomissione alla Famiglia, alla Chiesa, allo Stato, ai Partiti e a ogni sorta di Verità Rivelata, dall’orientalismo ai metodi contro l’impotenza.


      La circostanza è un romanzo del quale l’Italia – questo Paese così incosciente del proprio passato – aveva bisogno. In una narrazione densissima e travolgente Francesco Paolo Maria Di Salvia condensa mezzo secolo di storia patria e di storia del partito che, più di tutti, è stato capace di sprecare le occasioni che ha avuto per cambiare lo status quo. 

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«Grande prova di coraggio, e di follia. Romanzo di impianto tradizionale, dalla prosa controllatissima, fatto di una lingua teatrale, ricca, incline al parlato [...] riporta nella sintassi la musicalità meridionale. Di Salvia concilia con ottima tenuta narrativa la tradizione e la modernità. [...] Una prova di talento di Di Salvia: un piccolo romanzo nel romanzo, è la storia degli spot del caffè nel corso di cinquant'anni inserita nel corso della narrazione».
- Antonio D'Orrico,  Corriere del Veneto. 
«È un libro eccezionale: in oltre 620 pagine fitte fitte racconta tutto, dall’alfa all’omega, quello che c’è da raccontare intorno a una dinastia salernitana di industriali del caffè. [...] È un libro ipertrofico e ambiziosissimo, gioiosamente inventivo ma anche documentato al limite della paranoia, serissimo e buffonesco, scritto-scritto, e scritto benissimo».
- Francesco Durante,  Corriere del Mezzogiorno. 
«Sono convinto che il romanzo di Francesco Paolo Maria di Salvia, La circostanza, sia un’opera di altissimo livello».
- Giulio Mozzi,  vibrisse, bollettino. 
«Di Salvia mostra un gusto narrativo degno di Don DeLillo e un umorismo felicissimo e a tratti demenziale; mostra soprattutto un amore per la realtà - piena di grigi, indecidibile, fondata su scommesse e intuizioni più che su dogmi - che né il suo protagonista, né chi prova a raccontare la storia d'Italia ha sempre saputo avere [...] mi pare un progetto di riconquista letteraria: togliere l’ideologia dal romanzo storico italiano».
- Vincenzo Latronico,  IL. 
«Il romanzo italiano del quinquennio. […] Un libro che resterà. […] Prendete Marquez, togliete la favola e aggiungete l'ossessione documentale di Dos Passos, sfumate con Underworld per l'ampiezza della campitura narrativa e guarnite il tutto con la spericolatezza di un autore che ci mette intelligenza e studio ma anche cuore, umanità. e sublime ironia — specialmente nei rischi che si assume: tutto quello, insomma, che si chiede a uno scrittore vero».
- Peppe Fioretwitter & La Lettura - CorSera. 
«La megalomania degli scrittori italiani. [...] L’ingorgo letterario del nostro GRA: (Uscita) 32. Francesco Di Salvia, La circostanza, Marsilio, 2015. [...] Più o meno dal solito 1848, un altro spettro si aggira anche per l’Italia: lo spettro del Grande Romanzo. Ma a differenza del comunismo non è svanito: e anzi ha inghiottito il cadavere marxista trasformandolo in storytelling. L’associazione non va considerata frivola. Se non è un correlativo estetico del marxismo, il romanzo lo è certo della filosofia della storia dal marxismo presupposta, quella che si è andata coagulando tra Sette e Ottocento, e che indicando un’omologia tra le vicende degli individui e le vicende della società, confida che la sorte degli uni specchi e spieghi la sorte dell’altra. Appena questa fede s’incrina, il genere vacilla. […] Anziché riconoscere che tra individui e grandi eventi si estende ormai una palude informe d’insensatezza o d’impotenza, si finge di dominare il contesto sociopolitico planetario, cioè lo si mistifica. […] Anche da noi molti aspirano all’Affresco EcoSocio-Meta-Psico-Teo-Politico. 
Ma […] il respiro è corto, la lingua falsa, e impera il consueto cibreo di famigghia e finanza, parmigiana della zia e squali mafiosi, sadismo fumettistico e mélo. Il romanziere più inquinante è però quello che si presenta come il logorroico incrocio di uno scienziato della comunicazione con uno studente di gnostica e un esteta della cronaca nera. […] Per stare ai vasti affreschi famigliari, sociali e nazionali, ricordo che ne abbiamo uno straordinario, e lo ignoriamo da più di un secolo per motivi che dimostrano quanto sia paradossale il nostro gusto. La sua arida consequenzialità e il suo pessimismo leopardiano spaventano infatti una cultura che pretende sì i romanzi spietati, ma poi vi cerca i fiori lirici e le droghe ideologiche. Così, mentre ole sempre più ridicole salutano i narratori pompieri, uno spazio altrettanto ridicolo occupano nelle storie letterarie I Viceré di Federico De Roberto».
- Matteo Marchesini,  IL. 

NOTA DELL'AUTORE

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«Yo soy yo y mi circunstancia, y si no la salvo a ella no me salvo yo».

- José Ortega y Gasset,  Meditaciones del Quijote. 

La stesura de La circostanza è cominciata nel giugno del 2006 e si è conclusa nel novembre del 2014. Il romanzo ha attraversato sei diverse stesure prima di raggiungere la sua forma finale. Il testo è nato da un nucleo centrale di tre storie: le sezioni americane dei paragrafi contrassegnati come 22 novembre 1963, 19 maggio 1986 e 11 settembre 2001. Il testo si è evoluto, poi, con grande naturalezza in un romanzo  storico, che guarda tanto alla saga famigliare, quanto alla cronaca industriale. Due importanti titoli di lavorazione sono stati: Americano e L'immacolata concezione di Italo Saraceno. La circostanza si è imposto quando l'attenzione del romanzo si è concentrata su Italo Saraceno e sulla sua circostanza; e, da lì, sulle circostanze dei suoi familiari e di tutti gli italiani. Una fase importante per la vita del romanzo è rappresentata dal passaggio alle Prove d'autore di Esor-dire, a Cuneo, dove ha ricevuto il sincero interesse di molti dei professionisti dell'editoria presenti alla manifestazione. Qui, per esempio, è possibile leggere una breve nota di Giulio Mozzi sull'uso che ho fatto, nel romanzo, del pop come repertorio classico, e non come sperimentazione. La partecipazione a Esor-dire mi ha motivato a non placare la mia ambizione strutturale e a terminare il romanzo nella maniera e nei modi che avevo deciso fin dal principio. La menzione speciale al Premio Italo Calvino ha concluso il percorso di esordio del romanzo spingendo finalmente La circostanza verso la pubblicazione. 

Radiointervista di Sancho Santoni per Flatlandia (Radio onda d'urto). 

PREMIO ITALO CALVINO

La XXVII edizione del Premio Italo Calvino si è svolta a Torino, il 23 maggio 2014, presso il Circolo dei Lettori.


La giuria:  Concita De Gregorio (Presidente), Antonia Arslan, Paolo Di Paolo, Barbara Lanati, Tommaso Pincio. 

Il testo completo della menzione speciale:  

«Una seconda menzione va a La circostanza di Francesco Di Salvia per l’ambizione che vi traluce di costruire il grande romanzo italiano. Il giovane autore, venuto dopo ciò che racconta, stupendoci per la sua competenza, traccia un ampio affresco della storia italiana dalla Resistenza all’inizio del nuovo millennio intessendo, con sagacia e fervida immaginazione, storia politica e storia di un’imprenditoria famigliare, personaggi d’invenzione e sorprendenti cammei di “grandi” uomini, in particolare focalizzandosi, attraverso l’inedita e ironica figura di un candido senatore comunista, sulle vicende del PCI e delle sue successive entità metamorfiche». 

ESTRATTO DELLA SCHEDA DI LETTURA 

DEL PREMIO CALVINO 

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«Un grande romanzo.  Grande per dimensioni e complessità. Un romanzo che stupisce e affascina per tante ragioni: la capacità di raccontare l'intera epopea di una famiglia di industriali del caffè incrociandola con la parabola storica e politica del Partito comunista italiano (e quindi con un pezzo considerevole del nostro Novecento), narrata attraverso le confessioni di Italo, senatore del PCI ed erede del “Caffè Saraceno”; l'abilità nel ricostruire gli avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese – dalla Resistenza (una Resistenza un po’ da armata Brancaleone, secondo le vulgate giornalistiche odierne) fino all'ascesa di Berlusconi, passando per Togliatti, il compromesso storico e la morte di Berlinguer, gli anni del terrorismo, soffermandosi persino sui rapporti della sinistra degli anni Ottanta con Gheddafi – in modo vero, puntuale e straordinariamente vivo, con una eccezionale resa delle atmosfere; la bravura nel tratteggiare personaggi convincenti e credibili, messi in luce attraverso aneddoti originali e spesso sottili, arguti e ingegnosi (tra gli altri, le visite di Folco Saraceno nella Holding del Soccorso Rosso; l'osteggiato amore di Carletto per Tex Willer che lo spinge a leggere ogni avvenimento come un'avventura dell'eroe del fumetto americano; la passione segreta di Togliatti per Topolino). [...] Una trama originale retta da una scrittura felice che sembra sgorgare e moltiplicarsi in rivoli naturali e potenti. Un genere a metà tra il romanzo storico e la saga familiare, tra l’autobiografia di una nazione e una storia industriale. Una folta schiera di personaggi, quasi tutti belli e vitali, ben costruiti e immortalati in attimi particolari che sorprendono e divertono. C’è una accurata ricerca storico-documentaria, ma c’è soprattutto un’ironia e un divertimento nel raccontare che sono autentici, spontanei, molto apprezzabili. Era difficile pensare che qualcuno potesse dare dignità letteraria al Congresso di Rimini e alla retorica di Occhetto, eppure l’autore su quel materiale riesce a costruire delle pagine vibranti». 

PREMIO GIUSEPPE BERTO

La XXIII edizione del Premio Giuseppe Berto si è svolta a Mogliano Veneto, il 4 luglio 2015, presso la Villa La Marignana-Benetton.


La giuria:  Antonio D’Orrico (Presidente), Cristina Benussi, Enza Del Tedesco, Giuseppe Lupo, Laura Pariani, Stefano Salis, Alessandro Zaccuri. 

Motivazione della giuria:

«E’ questa una storia dell’Italia del Novecento narrata attraverso le sue “chiese”, dal fascismo al comunismo, con il gusto del racconto familiare ma anche “industriale”. L’autore ci fa scoprire che è possibile scrivere delle nostre vicende nazionali in maniera epica». 

LA PRESENTAZIONE DI ENZA DEL TEDESCO

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«Mi chiamo Francesco Paolo Maria Di Salvia. Io sono terrestre, occidentale, europeo, italiano e salernitano. Questa è la mia circostanza. Sono interessato alla sua, adesso, compagno Saraceno». E' l'autore stesso quasi in chiusura del romanzo a comparire tra i personaggi per svelare al lettore la sua chiave di lettura. La densa trama del romanzo che si dipana attraverso le voci narranti e i punti di vista dei suoi personaggi procede come un gioco di scatole cinesi delle quali l'individuo è la minore, nascosta dentro una sequenza di luoghi e di eventi - famiglia, nazione, mondo - che ne comprendono il destino. «Io proprio non esiste» - ci dice Italo Saraceno, il personaggio maggiore di questa storia - «esiste noi».

Lungo un arco narrativo che va dal giugno 1946 al giugno 2012, la storia della famiglia Saraceno di padre in figlio attraversa la storia nazionale, dalla nascita della Repubblica Italiana fino ad oggi, filtrata dallo sguardo di un Senatore del PCI, e internazionale, attraverso alcune date dirimenti tra le quali l'assassinio di Kennedy, la strage di Fiumicino, l'attentato alle Torri Gemelle. Quasi un settantennio di storia a cavallo tra il vecchio secolo, quello della nascita e della morte delle grandi ideologie, e il nuovo,  governato dalla deriva individualista o dal ricorso a nuovi vessilli ideologici che abusano della retorica dei vecchi. Il dialogo ormai sordo tra i vecchi e i giovani, tra il presente e il passato di una nazione dimentica della propria memoria storica, non può non farci pensare al romanzo con cui Pirandello, nel 1913, attraverso le vicende della famiglia Laurentano tentava un bilancio della storia nazionale dal 1848 fino alla repressione dei Fasci siciliani. Ma dietro il respiro de La circostanza non c'è solo I vecchi e i giovani, c'è tutta la tradizione italiana del romanzo storico nazionale delle Confessioni d'un italiano, de I Vicerè, de Il mulino del Po, la necessità dell'autore, insomma, di guardare indietro per cercare di capire dove ci troviamo, di mettere ordine tra i documenti della memoria, di conferire significato agli eventi così da poterli narrare, da poterne fare, insomma, la sua e la nostra storia, la sua e la nostra «circostanza».

10 Aprile 2015.Chiesa Sant'Apollonia, Salerno.Presentazione per il Circolo dei Lettori.Introdotto da Francesco Durante.
23 Aprile 2015.Libreria Imagine's Book (ex Guida), Salerno.Presentazione de La circostanza, Introdotto da Franco Esposito.
26 Maggio 2015.Salone Internazionale del Libro, Torino.Premio Calvino: una nuova stagione di esordi. Con Giulio Mozzi e Paolo Di Paolo.
25 Giugno 2015.Tempio di Pomona, Salerno.Salerno Letteratura 2015.Lezione-Conversazione con gli studenti salernitani.
23 Settembre 2015.Fondazione Mazzullo, Taormina.Taobuk 2015.Con Giulio Mozzi.(Foto esemplificativa tratta dalla cena di gala).
24 Settembre 2015.Libreria Feltrinelli, Cosenza.Presentazione della decina del Premio Sila '45.Con Gemma Cestari e Paolo Perri.

RASSEGNA STAMPA

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20.05.2020 - Classifica di qualità: voto speciale narrativa 2000-2019 in L'indiscreto

15.10.2017 - Peppe Fiore, Un autore spericolato e quel corpo dove si riflettono le nefandezze altrui in Corriere della Sera

20.04.2016 - Giovanna Giraudi, Ecco la storia dei Saraceno torrefattori salernitani in Comunicaffè

26.12.2015 - Il libro del 2015 è di Claudio Magris La classifica completa de «la Lettura» in Corriere della Sera

02.11.2015 - Sancho Santoni, Francesco Paolo Maria Di Salvia: La circostanza in Flatlandia

01.10.2015 - Alessandra Chiappori, Una saga tra circostanze, storia e caffè in ArtInTime

21.08.2015 - Matteo Marchesini, La megalomania degli scrittori italiani in IL - Il Maschile de Il Sole 24 ORE

16.07.2015 - Sofia Rocca Binni, Capolavori cercasi e La circostanza in Manuale di resistenza culturale

10.07.2015 - Federica Montanelli, Premio Sila, individuati i 10 titoli in corsa verso l'ambita fase finale in Gazzetta del Sud

10.07.2015 - Redazione, Premio Sila, ecco tutti i finalisti in Il Quotidiano del Sud

10.07.2015 - Giovanna Giraudi, Il Premio Berto 2015 a Francesco Di Salvia con "La circostanza" in SoloLibri

06.07.2015 - Massimo Maugeri, Premio Berto 2015: vince Francesco Di Salvia in Letteratitudine

06.07.2015 - Vittorio Saccà, Lo scrittore Di Salvia conquista il premio "Berto" in Il Quotidiano del Sud

06.07.2015 - Severino Colombo, Il premio Giuseppe Berto all'esordiente Di Salvia: l'Italia epica del Novecento in Corriere della Sera

05.07.2015 - Nello Duprè, L'Italia di Di Salvia, così è rinato il Premio Berto in Il Gazzettino

05.07.2015 - Tommaso Miele, "La circostanza" di Di Salvia conquista il Premio Berto in La tribuna di Treviso

05.07.2015 - Isabella Panfido, Torna il Premio Berto. Il campano Di Salvia miglior opera prima in Corriere del Veneto

02.07.2015 - Marina Illiano, Da Salerno a Praga e ritorno. Francesco Paolo Di Salvia racconta la sua "circostanza" in SalernoAgenda

01.07.2015 - Giovanni Greco, Fede nell'ideale e aroma di caffè in L'indice dei libri del mese

26.05.2015 - Susanna Causarano, Tra kinismo e spettacolo: intervista a Francesco Paolo Maria Di Salvia in Il fascino degli intellettuali

22.05.2015 - Antonio Maddamma, Premio Calvino: una nuova stagione di esordi in LibriSenzaCarta

20.05.2015 - Susanna Causarano, “La circostanza”: dall’ideologia al nichilismo nel primo romanzo di Francesco Di Salvia  in Il fascino degli intellettuali

05.05.2015 - Claudio Bagnasco, La circostanza in Squadernauti

24.04.2015 - Vincenzo Latronico, Storici ma senza luoghi comuni in IL - Il Maschile de Il Sole 24 ORE

11.04.2015 - Pier Luigi Razzano, Da Salerno a New York in più di 600 pagine la saga dei Saraceno in La Repubblica

09.04.2015 - Giulio Mozzi, Francesco Paolo Maria di Salvia e “La circostanza”. Terza domanda in vibrisse, bollettino

08.04.2015 - Barbara Cangiano, Una famiglia racconta Salerno in La Città di Salerno

03.04.2015 - Gabriele Ottaviani, La circostanza in Convenzionali

02.04.2015 - Marcello Napoli, Francesco Paolo Di Salvia "La circostanza" in Design Artigianale

26.03.2015 - Paolo Calabrò, La circostanza in Mangialibri

14.03.2015 - Giulio Mozzi, Francesco Paolo Maria di Salvia e “La circostanza”. Seconda domanda in vibrisse, bollettino

09.03.2015 - Giulio Mozzi, Francesco Paolo Maria di Salvia e “La circostanza”. Prima domanda in vibrisse, bollettino

09.03.2015 - Marcello Napoli, Saraceno dynasty in Il Mattino.

08.03.2015 - Fabrizio Ottaviani, Mezzo secolo di storia italiana in un caffè in Il Giornale.

25.02.2015 - Francesco Durante,  Caffè Saraceno, aroma da grande romanzo in  Corriere del Mezzogiorno.

15.02.2015 - Marta Cervino, L'aroma dell'Italia in Marie Claire , Marzo 2015.

10.12.2014 - Antonio Prudenzano,  Chi saranno gli scrittori esordienti italiani del  2015? in Il Libraio.

31.12.2014 - Hanna Serkowska, La guerra "in casa" nell’epica antiresistenziale di Giampaolo Pansa in  Studia Romanica Posnaniensia, Adam  Mickiewicz University Press, Poznań, vol. vol.  XLI (4).

01.06.2014 - La circostanza di Francesco Di Salvia in L'indice dei libri del mese.

26.05.2014 - Katya Scarvaglieri,  Una due giorni di premi, dagli esordienti alla letteratura per l'infanzia  in Il club del libro.

26.05.2014 - Marcello Napoli, Realismo e cinismo intorno al PCI, menzione a Di Salvia in Il Mattino.

24.05.2014 - Il Calvino a Pier Franco Brandimarte per il libro “L’Amalassunta”  in  La Stampa.

24.05.2014 - I giurati del Calvino scelgono Brandimarte in La Repubblica.

23.05.2014 - Premio Calvino a Pier Franco Brandimarte in Ansa.

12.05.2014 - Luigi Mauriello, Le opere finaliste del Premio Calvino 2014 in Finzioni.

10.05.2014 - Premi: Gianni Agostinelli e Carmela Scotti tra i finalisti del Calvino in Libero Quotidiano.

01.02.2011 - Alessandro Romeo,  Intervista a Giulio Mozzi in  inutile.